Rispettando le sue ultime volontà pubblichiamo l'epitaffio scritto di suo pugno da Antonello De Candia.
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EPITAFFIO
Oggi lascio questa terra dopo una vita a tratti tribolata, ma comunque vissuta bene sempre da uomo libero.
E di questo ringrazio DIO, l'unico Essere Superiore che abbia mai riconosciuto, in cui ho creduto, e al quale mi sono sempre rivolto nei momenti di grande difficoltà e di dolore.
Ringrazio anche i pochi (o molti?) amici che ho avuto e con i quali ho condiviso i momenti felici di questa esistenza terrena e che mi sono stati di conforto nelle circostanze tristi e luttuose.
Ringrazio soprattutto i miei figli, Alberto e Francisca, che ho amato oltre ogni cosa, e che mi hanno gratificato con il loro affetto, il loro comportamento e la loro condotta di vita: di loro sono orgoglioso.
Ai miei cari chiedo che continuino ad amarmi sempre e a ricordarmi.
A loro lascio, quegli insegnamenti di dignità, onestà, fedeltà e onore, che hanno caratterizzato sempre i miei comportamenti. E il bene più prezioso: l'AMORE, che a mia volta ho ereditato dai miei genitori e dai miei nonni paterni.
Tutto il resto - di materiale – l’ho dato loro, secondo le mie possibilità, da vivo.
Voletevi sempre bene, nel mio ricordo.
A me basta ogni tanto …una lacrima, una preghiera, un fiore.
ANTONELLO DE CANDIA
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Padre amoroso, uomo libero, giornalista onesto