Localizzato prevalentemente nel centro Sardegna, tra Ulassai, Dorgali, Orani, Orgosolo, Fonni, Borore e Cuglieri, il cognome sarebbe stato originato o da un utilizzo come vezzeggiativo, rendendo nomi lunghi più facili da pronunziare, Bartolu, Portolu (da Bartolomeo),
oppure potrebbe anche essere riferito, come tanti altri, a sostantivo latino, in questo caso tolus (pestello), da cui tolu, usato per indicare parte della scure o del coltello o della spada, oppure per variazione di consonante dal latino dolus (danno, dolore) da cui sostantivo gallurese tolus con stesso significato. Troviamo nominato tale cognome ad indicare casato in Mamoiada, Seui, Siurgus, appartenente alla nobiltà sarda del 1700. Curiosità narra che nel 1843 l’ultimo nobile decapitato a Cagliari fu un cavaliere di nome Tolu. Si ricorda anche che nel XIX secolo faceva notizia un fuorilegge Tolu nativo di Florinas, e che nel 1600 faceva notizia l’umanità di alcuni missionari gesuiti sardi, di stanza tra Cagliari e Posada, di nome Tolo, naturalmente variante del suo cognome.