L’incontro di Cinisello Balsamo è stato un’occasione, prima delle vacanze estive, anche per ripercorrere un tragitto di iniziative e manifestazioni promosse in questi anni per la valorizzazione della Sardegna. E’ stato lo stesso Argiolas a menzionare quanto fatto negli ultimi anni in Lombardia: “Sa die de sa Sardigna”, appuntamento clou annuale che di volta in volta si è proposta in città dove è presente un circolo degli emigrati. Ma anche le battaglie per il diritto alla mobilità per la continuità territoriale aerea prima e contro il caro traghetto.
La questione trasporti è il problema più sentito che coinvolge fortemente gli emigrati sardi. E’ emerso dall’incontro che il desiderio di proseguire nel cammino del volontariato è sempre molto vigoroso tanto quanto l’ambizione di mantenere in vita le associazioni. E per far si che questo avvenga, diventa determinante cercare di includere nei quadri dirigenziali i giovani. Su questa tematica è notevole anche l’input dell’assessorato al Lavoro della Regione Sardegna, che esige che le Federazioni dei circoli sardi investano risorse per le attività che favoriscono l’inserimento delle nuove generazioni.
Per il 18 settembre è stata fissata la ripresa dell’attività della circoscrizione Lombardia, in quella data verrà eletto il nuovo coordinatore e prenderanno il via i lavori in preparazione del Congresso di fine ottobre ad Abano Terme, come la preparazione e la discussione delle tesi e l’eventuale candidatura “lombarda” per l’entrata nel nuovo esecutivo della Fasi.
Nell’ultimo incontro fra i venti presidenti dei circoli della Lombardia si è parlato anche dell’annoso problema delle risorse che mancano e tardano ad arrivare da parte della Regione Sardegna e del sempre più complicato dialogo fra i circoli e gli artisti sardi chiamati ad esibirsi lontano dall’isola. Sisinnia Bua, presidente del circolo “Maria Carta” di Bergamo ha evidenziato come non ci sia da parte degli artisti più affermati, un occhio di riguardo nei confronti di coloro che fuori dalla Sardegna si prodigano per averli nelle loro manifestazione, causa il sempre più esorbitante cachet che richiedono.
Massimiliano Perlato