Sono cominciate, con la inaugurazione ufficiale e i primi getti di calcestruzzo, le operazioni di costruzione della diga di “Cumbidanovu” sull’alto Cedrino, nel territorio di Orgosolo. Il presidente, Ugo Cappellacci, ha partecipato al taglio del nastro, con il sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, e con gli l'assessori dei Lavori pubblici Sebastiano Sannitu, del Turismo e dell'Agricoltura, Luigi Crisponi e Mariano Contu.
Quello della diga di Cumbidanovu – è detto in un comunicato - è il più grande cantiere operativo in questo momento in Sardegna. L’invaso consentirà di irrigare 2810 ettari di terreno agricolo nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. Si tratta di una grande opera realizzata dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale.
L’intervento è realizzato con un impegno finanziario della Regione per complessivi 54.640.109 di euro. La capacità totale dell’invaso sarà di 13,32 milioni di metri cubi, lo sviluppo del coronamento di 227 metri, l’altezza massima di 72 e il volume di calcestruzzo gettato sarà pari a 303.297 metri cubi. L’impianto, oltre a soddisfare le esigenze delle imprese agricole della zona votate soprattutto alla avicoltura e viticoltura, assicurerà anche una portata continua per gli usi industriali nel territorio di Nuoro e Oliena pari a 50 litri al secondo.
La diga di Cumbidanovu aggiungerà un tassello rilevante al sistema idrico multisettoriale della Sardegna, gestito dall’Ente acque regionale e costituito da 32 sbarramenti, 850 chilometri di acquedotti, 210 chilometri di canali di trasporto, 47 impianti di sollevamento e 4 impianti per la produzione di energia. Un sistema oggi di fondamentale e decisiva importanza per l’isola.