Domenica 7 agosto, alle 10, a Bollengo (Torino) si svolgerà la festa religiosa del patrono Sant’Eusebio con la Santa Messa celebrata dal parroco don Piero Agrano, preceduta dalla tradizionale processione che attraverserà la via principale del paese, presenti il sindaco Carlo Duò, le associazioni che operano sul territorio: la Cantoria parrocchiale, gli Alpini, il Gruppo Anziani, la Banda Musicale, i Coscritti, la Pro Loco e il circolo sardo “Sa Rundine” che ha sede nel Comune di Bollengo.
L’edizione 2011 vedrà l’eccezionale presenza delle “matarille” di Maglione (Torino), ragazze con simulacri vegetali portati in testa, poggiati su appositi cercini, scortate da giovani alabardieri con alabarde fiorite. Quello degli alberi fioriti è tratto identitario poco noto, sebbene diffuso in diverse varianti locali nel Piemonte della tradizione, che vede in Bollengo e in altri centri del Canavese, nelle Valli di Lanzo e in Valsusa in provincia di Torino, nel Cuneese, nell’Ossola, il permanere di antichi culti vegetali. La costante degli alberi cerimoniali presenti in ambiente sacro, a Bollengo prende il nome di “axènte” e sono portati sul capo dalle “axentère”, giovani ragazze con a fianco altrettanti giovani alabardieri.
Si tratta di elementi botanici rituali che rimandano alla missione cristianizzatrice di Eusebio di Vercelli, - sardus natione - apostolo delle terre piemontesi e proto vescovo di Vercelli, inviato nel IV secolo nella regione subalpina ad evangelizzare le popolazioni locali. Salvatorica Oppes