“Politica Linguistica, Intellettuali, Indipendenza”: è stato questo il tema della seconda edizione della “Iscola de Istiu - Summer School-Sardista”, che si è svolta all’Hostel dell’Argentiera dal 29 al 31 luglio. L’iniziativa, promossa dall’Istituto Bellieni e dalla segreteria nazionale del Psd’Az, ha richiamato nell’antico borgo minerario del comune di Sassari, dirigenti, amministratori e militanti del Partito Sardo d’Azione, ma anche esponenti del mondo indipendentista sardo, nonché insegnanti, operatori degli sportelli linguistici comunali, scrittori, editori, giornalisti ed esperti del settore della comunicazione.
I lavori, coordinati dal professor Michele Pinna dell’Istituto Bellieni di Sassari, hanno registrato un grande interesse da parte del pubblico. Diverse le proposte avanzate dai relatori, che hanno riguardato la politica culturale della Regione, i media e le soluzioni per superare le criticità che investono i programmi di tutela e salvaguardia della lingua sarda. Secondo Mario Carboni è giunto il momento di pensare a una Libera Università sarda.
Sotto il profilo strettamente linguistico è stato ribadito lo standard a suo tempo proposto dalla Regione che pur in fase sperimentale e in continua evoluzione si sta rivelando uno strumento efficace che sta facendo breccia soprattutto negli ambiti istituzionali, a cui è naturalmente rivolto, come ha testimoniato Adriana Cocco, operatrice dello Sportello linguistico di Nughedu San Nicolò. Oggi il sardo riscuote grande interesse anche nei media, come hanno testimoniato Luca Foddai e Gianni Muroni del giornale online Sardies, Francesco Cheratzu, editore di Condaghes, e Tonino Bussu di Radio Nuoro Centrale.
“Sulla comunicazione noi sardisti - ha detto il presidente del Psd’Az Giacomo Sanna - non possiamo non dire la nostra”. Durante il seminario sia le relazioni che gli interventi si sono svolti in sardo, a riprova, senza forzature, che la lingua sarda è ancora viva ed è in grado di misurarsi con i temi della politica e della quotidianità anche nel tempo presente.
Anche il segretario nazionale del Psd’Az ,Giovanni Colli, ha chiuso la tre giorni con un intervento in lingua sarda.