E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Agriturist, l’associazione di Confagricoltura su un campione di 50 aziende associate, da cui emerge che il caro dei traghetti ha pesantemente inciso sulle prenotazioni che o sono state cancellate del tutto o anticipate da agosto a luglio.
L’isola diventa dunque una meta sempre meno appetibile per gli italiani, perché sempre più proibitiva per gli elevati costi.
Si mantengono invece costanti gli arrivi dei turisti stranieri, incentivati soprattutto dai voli low cost che si confermano l’antidoto anticrisi.
Il monitoraggio di Agriturist evidenzia anche una riduzione del tempo di permanenza. Se infatti sino a qualche anno fa le vacanze in agriturismo duravano in media tre settimane, oggi sono ridotte a dieci giorni e in alcuni casi anche solo a 2 o 3 giorni.
Gli agriturismo sono sempre più spesso un punto di appoggio “mordi e fuggi” per motociclisti e per turisti itineranti, che noleggiano un’auto per potersi spostare.