La Storia
Di notevole rilievo è la storia con l'archeologia ed i monumenti più recenti.
Le prime tracce della presenza umana, probabilmente temporanee, risalgono al Paleolitico Inferiore, e cioè circa 500.000 anni fa, sono state trovate proprio in questa zona, nell'Anglona.
Recentemente alcuni studiosi hanno trovato la falange di un ominide (che è stato chiamato Nur) vissuto 250 mila anni fa, in un epoca abbastanza prossima all’uomo di Neanderthal.
E’ una scoperta di enorme importanza che, tra l’altro, ha riproposto il problema di come l’uomo e la fauna possano esser giunti nell’Isola e induce a ritenere vi sia stato un collegamento, o almeno la possibilità di un passaggio agevolato, tramite la Corsica e l’arcipelago toscano o altre isole scomparse.
Quelle successive sono del Paleolitico Superiore, circa 12.000 anni fa, ma si deve arrivare al Neolitico, circa 6.000 anni fa, per trovare tracce più ampie; a questo periodo si riferiscono le domus de janas (case delle fate), tombe scavate nella roccia. Testimonianze dei periodi posteriori sono piuttosto diffuse e sono state classificate come “cultura” per cui si hanno le culture di Bonu Ighinu, di S. Michele di Ozieri, di Arzachena, tutte località della provincia di Sassari.
Nell’età del rame si hanno le culture di Filigosa-Abealzu, di Monteclaro, del Vaso campaniforme o Beaker (dal caratteristico “bicchiere a campana”, diffusa in tutta l’Europa) e di Bonnanaro. Notevole importanza ebbe l’ossidiana, una roccia nera, vulcanica, vetrosa, uno dei primi materiali usati per fare strumenti taglienti, che si trova sul M. Arci, vicino ad Oristano, e che si diffuse in varie zone del Mediterraneo.
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