I Giudicati
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Per un lungo periodo, i cosiddetti “secoli bui”, le informazioni sono scarsissime, come per molte altre zone:
è allora che sorsero i giudicati ma non si sa bene come e quando si sono formati.
Secondo un’ipotesi suggestiva, ma non ritenuta valida da molti storici, con il distacco emerse la figura del Primate religioso bizantino che affidò i poteri civili, militari ed amministrativi ad un Giudice (Arconte) e poi, per una maggior presenza sul territorio, ad altri Giudici in località minori (almeno agli inizi i giudici appartenevano alla stessa famiglia).
Questa ipotesi, se fosse vera, spiegherebbe tante cose.
ma poi si concentrarono in quattro:
quello del Logudoro, con capitale Turris Libissonis, poi Ardara ed infine Torres (Sassari), quello di Gallura, con capitale prima Galtellì od Orosei e poi Civita (Olbia), quello di Arborea, con capitale Tharros e poi Aristanis (Oristano) e quello di Karalis (Cagliari).
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Solo dal sec. XI si hanno notizie precise sui giudicati che forse originariamente erano sette, come le diocesi, Col tempo i giudicati divennero dei veri regni (su rennu), un re chiamato Giudice (judike), erano divisi in curatorie governate da un curatore e i paesi (biddas) erano retti da un maiore.
Avevano un ordinamento speciale:
p.e. la successione non era automatica ma l'elezione o conferma avveniva col concorso della corona de logu, formata dal clero e dal popolo riuniti in assemblea, che peraltro rispettava la linea dinastica degli eredi.
La forte presenza del culto bizantino cessò dopo il 1054, quando avvenne lo scisma ed il Papa Gregorio VII, per eliminarne anche il ricordo, sollecitò i Giudici ad invitare monaci cattolici.
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Giunsero i benedettini che ebbero in donazione numerose chiese e terre:
loro compito oltre che riportare la popolazione verso il cattolicesimo era di sviluppare l'agricoltura.
Tra i vari obblighi avevano pure quello di mantenere i monaci greci rimasti perché anziani o non in grado di ripartire.
Ai monaci benedettini si devono molte delle numerose e bellissime chiese romaniche che costituiscono un importante patrimonio artistico della Sardegna.
Il periodo giudicale è stato tra i più importanti della storia sarda ma ad un certo punto ebbe fine. Il Papa aveva spinto le repubbliche marinare di Pisa e Genova a combattere gli arabi per difendere l’Isola, oltre alle coste italiane, dalle invasioni degli arabi.
Dopo la vittoria - che evitò una conquista ma non incursioni continuate per secoli - esse svilupparono i rapporti commerciali e, sfruttando anche i contrasti tra i giudici, arrivarono ad ottenere il controllo di varie regioni.
Alcune città si erano costituite in Comune:
Cagliari, Iglesias, Bosa, Alghero, Sassari, Castelsardo.