Regno e Repubblica
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Nel 1718, durante un altro assestamento, la Sardegna fu assegnata ai Savoia che ebbero così il titolo reale:
all'inizio non vi fu alcun cambiamento, a metà del '700 si ebbe qualche miglioramento però si dovette arrivare al 1836-1839 per l'abolizione dei feudi.
Alla fine del ‘700, a causa dell’occupazione francese del Piemonte, la corte sabauda dovette scappare da Torino e si rifugiò in Sardegna.
Questo servì perché i regnanti si rendessero conto delle condizioni dell’Isola e per indurli a prendere qualche provvedimento.
Non vi furono però interventi tali da risolvere la situazione.
Dal Regno di Sardegna derivò il Regno d'Italia e poi la Repubblica Italiana.
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Interventi sostanziali per risolvere i tanti problemi furono avviati dallo Stato Italiano solo con l'inizio del '900 e furono mantenuti anche a seguito del notevole apporto dei sardi alla causa nazionale durante la prima guerra mondiale, soprattutto con la leggendaria Brigata Sassari composta quasi esclusivamente da militari dell'Isola.
Durante il periodo fascista, la seconda guerra mondiale e negli anni successivi, la Sardegna ha seguito le sorti dell'Italia.
Nel 1948 è stata istituita la Regione Autonoma Sardegna, a statuto speciale, le cui competenze, però, sono ormai minori di quelle a statuto normale.
E’ necessario rivedere certi aspetti per consentire alla popolazione quella crescita che possa toglierla dalla situazione di scarso sviluppo in cui si trova.
Testi in collaborazione con Gianfranco Leccis, autore della collana “Conoscere la Sardegna”, Carlo Delfino Editore.Foto di GdC.