Il Paradiso delle balene è qui, dietro l’isola di Caprera. E allora perché avventurarsi in mari lontani, quando i grossi cetacei si divertono a planare anche tra le coste della Sardegna. Capodogli, Balenottere e delfini, anche tra i più restii ad apparire all’uomo, nuotano eleganti, nelle acque del mar Tirreno spingendosi magari verso est, rispetto alla Corsica.
Da qualche tempo è possibile anche ammirare silenziosi ed attoniti una tartaruga che si concede una lunga pennichella, mentre i pesci pilota fanno da spazzini, e loro, in cambio, sembra che approfittino di un passaggio gratis.
Insieme a Corrado Azzali e al suo catamarano, per scrutare da vicino delfini e balene, ovvero praticare il whale watching anche in Sardegna, non occorre navigare e macinare miglia su miglia. Si parte dal suo Orso Diving Club, dal fiordo di Poltu Quatu, pronti ad osservare ed avvistare i mammiferi tra i più grandi delle distese marine intorno a noi.
Con lui, il naturalista ed esperto di cetacei Luca Bittau con un dottorato di ricerca della durata di tre anni, alla scoperta dei mastodontici animali, che si aggirano numerosi a poche miglia dalla Corsica, verso levante a due passi anche dall’Arcipelago della Maddalena. Come dietro l’isola di Caprera, dove è possibile osservare da molto vicino, delfini e balenottere di varie specie, mentre piccoli gruppi di visitatori ed esploratori appassionati, puntano lo sguardo attentissimo,pronti ad avvistare magari una pinna o ad auscultare anche solo lo sbuffo di una balena, mentre i delfini si esercitano nelle loro evoluzioni, tra una scorribanda ed un’altra. Mentre Corrado o Chicco dalla torretta e Luca con il suo il suo binocolo e la macchina fotografica, stanno sempre sul chi va là, pronti ad avvistare la sagoma di questi straordinari animali marini, o di una manta. Intanto, loro, gli osservati speciali si allontanano, e proseguono il loro cammino dove nessuno possa riconoscerli. Alessandra Deleuchi