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V CONGRESSO DELLA FASI: SINTESI DOCUMENTO CONGRESSUALE

Nel sito della Fasi è stato pubblicato il documento con le tesi per il V Congresso Nazionale della Federazione dei Circoli sardi in Italia, che si terrà ad Abano Terme dal 21 al 23 ottobre che ha per slogan “Progettare il futuro. Il contributo dei sardi nel mondo nei tempi della crisi”.

“La rete dei sardi del mondo, ai tempi della crisi e nella globalizzazione, è una risorsa. La nostra attenzione è volta alla Sardegna di oggi, ai suoi problemi, all’impegno per il suo futuro, nel costante aggiornamento del nostro ruolo, nella ricerca di sinergie possibili, nella crescita della qualità del nostro volontariato, per la sua promozione, facendo tesoro del patrimonio di esperienza e di solidarietà che ci viene dalla nostra storia dell’emigrazione organizzata in Italia e nel mondo. Questo è il programma del V Congresso della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.

Nella prima parte il documento affronta “LA SITUAZIONE ECONOMICO-SOCIALE DELLA SARDEGNA DI OGGI E IL CONTRIBUTO DEGLI EMIGRATI”.

Nella seconda parte spiega “CHE COSA E’ LA FASI. UN BILANCIO DI 5 ANNI”.

Nella terza parte affronta “IL RAPPORTO CON LA REGIONE SARDEGNA E LA NECESSITA’ DI UNA NUOVA LEGGE SULL’EMIGRAZIONE. IL DIRITTO DI VOTO. IL NUOVO STATUTO”.

E infine nella quarta parte si occupa del “PANORAMA ORGANIZZATIVO DEI CIRCOLI E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE”.

In questa sezione parla de Il Messaggero Sardo e degli altri mezzi di informazione, compreso “il Messaggero giornale dei Sardi nel Mondo online”. Pubblichiamo integralmente questi capitoli (dal 71 al 74) perché ciascuno possa farsi un’opinione sugli orientamenti della Fasi in tema di comunicazione.

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71) La comunicazione e i suoi strumenti – “Il Messaggero Sardo”.

È uscito, in occasione del meeting internazionale dei giovani a Baia Chia (giugno 2011) il nuovo “Messaggero Sardo” (periodico della Regione Autonoma della Sardegna per i sardi nel mondo) nella nuova veste tipografica, con la nuova gestione editoriale, con la riduzione a cinque numeri all’anno rispetto ai dodici di prima.

È una realizzazione, dopo alcuni mesi di polemiche, che rassicura almeno su un punto, voluto da tutti, cioè l’esigenza del permanere del cartaceo, che è un valore non solo per le vecchie generazioni, ma anche per le nuove. Il linguaggio della scrittura cartacea non serve solo a chi non conosce o non usa agevolmente internet, che è comunque parte grande della vecchia emigrazione.

Il cartaceo è anche più adatto come strumento di approfondimento e di riflessione, come si addice a un bimestrale.

72) Più TV e più internet.

Internet è strumento più veloce per l’informazione, senza bisogno di aspettare mesi, sia che segua o preceda un evento.

È stata già annunciata come imminente la programmazione televisiva e una web radio. Noi abbiamo da sempre giudicato importante questa modalità di comunicazione.

La televisione, per lo stato attuale della conoscenza e della sensibilità (non molto alta) dell’opinione pubblica sarda, è un mezzo indispensabile. Può e deve aver un ruolo importante anche nell’interlocuzione con le istituzioni e la politica regionale attraverso la narrazione della vita del mondo dell’emigrazione e della sua storia.

Ai nuovi interlocutori, che porteranno il loro contributo di professionalità, seguendo gli indirizzi dell’editore che è la Regione Sardegna, siamo pronti a dare, come facevamo prima, la nostra collaborazione. Chiediamo da parte loro di essere il più possibile ascoltati, di essere in qualche modo considerati partner e non semplici lettori.

Riguardo alla vecchia polemica su “Il Messaggero Sardo”, vogliamo chiarire che noi della FASI non abbiamo scelto a priori il bimestrale contro il mensile; abbiamo solo tenuto conto delle compatibilità finanziarie esistenti. Anzi ci auguriamo che, se prossimamente le risorse lo permetteranno, si possa aumentare il numero delle uscite. Purchè si mantenga la pluralità degli interventi (TV, radio, internet).

Per quanto attiene alla politica noi pensiamo che non può essere una federazione a determinare il rapporto fra l’editore–Regione e il gruppo di gestione giornalistico–amministrativo. Allo stesso tempo sappiamo benissimo che l’informazione non è una merce qualsiasi e comprende diritti, compresi quelli dei giornalisti e quelli dei lettori che stanno al di sopra del mercato, soprattutto nel caso di un giornale “pubblico” e al servizio di un movimento con basi solidaristiche, storicamente radicate e riconosciute.

Siamo fiduciosi, anche per il valore di chi fa il giornale, che questo “Il Messaggero Sardo”, come già quello che lo ha preceduto, sia pure fra le alterne vicende degli schieramenti politici, saprà salvaguardare una grande tradizione di obbiettività e di indipendenza.

73) Sosteniamo la pluralità dei mezzi d’informazione: da “Tottus in Pari” ai giornali locali e diocesani

Noi siamo anche per la pluralità dei mezzi di informazione. Agli amici del vecchio “Il Messaggero Sardo”, che continua la sua opera con un giornale per ora on-line (Il Messaggero on-line, giornale dei sardi nel mondo), diciamo che continueremo a collaborare anche con loro.

Noi vogliamo collaborare con tutti. Nello stesso tempo la FASI è orgogliosa che, con un lavoro cominciato nel 1997, “Tottus in pari” (giornale on-line collegato all’omonimo Blog, aggiornato quotidianamente) sia arrivato a superare i 350 numeri, malgrado abbia poche forze e nessun contributo e sia diventato uno strumento indispensabile che dà conto dell’attività dei circoli in maniera puntuale, con scadenza settimanale, anticipando spesso i giornali ufficiali e arricchendo il panorama informativo. “Tottus in Pari” è diventato un insostituibile punto di riferimento in Italia e all’estero.

Nello stesso modo dovrà continuare a migliorare il nostro rapporto, già oggi significativo, con la stampa quotidiana e le televisioni sarde; così come quello, preziosissimo, con i periodici di zona (“La Gazzetta del Medio Campidano”, Guspini; “Gazzetta del Sulcis-Iglesiente”, Carbonia) e con quelli diocesani (“Nuovo Cammino”, Ales-Terralba; “L’Ortobene”, Nuoro; “L’Arborense”, Oristano); ad essi siamo grati per gli spazi che ci dedicano. Così come ringraziamo i siti internet che ci seguono con grande spirito di servizio: “emigratisardi”, “ventirighe”, “luigiladu”.

74) Migliorare la capacità di informazione dei circoli

È assente o insufficiente da parte nostra la capacità di essere presenti, salvo eccezioni sulla stampa nazionale. Lo si può fare! Soprattutto sulle loro pagine locali. È questa una lacuna che i circoli nel territorio devono colmare.

Un panorama positivo, pur nella loro caotica diversità, offrono i notiziari dei circoli, finalizzati prima di tutto al proprio programma di iniziative. Molto resta da fare nella cura della nostra “immagine” verso l’esterno, anche quella grafica: volantini, dépliant, manifesti. Infine, è positivo avere un sito della FASI, ricco dell’attività svolta nazionalmente, ma ancora poco agile e poco puntuale nell’aggiornamento, anche per mancanza di mezzi. Ma non si può riempire da solo; se si vuole in futuro documentare anche la grande mole delle 600 iniziative dell’insieme del nostro Movimento, bisogna che i circoli lavorino sui loro siti, linkati con il sito nazionale www.fasi-italia.it .

Per finire, sommariamente, dovremo in futuro utilizzare meglio i siti di comunicazione e programmazione specialistica già esistenti, quale ad esempio Brinc@ e contribuire, attraverso i giovani e i loro coordinamenti, ai social network e ai canali di comunicazione giovanile in formazione nel mondo.

 

 

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