Cantare e ballare insieme per non perdere di vista le tradizioni e il nostro smisurato patrimonio. Materiale e immateriale. Con questa filosofia il coro polifonico Francesco d’Assisi di Sassari ha accolto l’invito della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Provincie di Sassari e Nuoro a partecipare alle “giornate europee del patrimonio” indette per il 24 e il 25 settembre.
Cornice di un evento che ha visto susseguirsi e incontrarsi la polifonia del coro diretto da Ciro Cau e il gruppo folk Thathari presentati da Mariella Cortes, la suggestiva sala romana del Museo Archeologico Nazionale G. A. Sanna.
Quasi due ore di musica con brani della tradizione popolare (Sas Campanas de Santa Maria, il Rosario di Ghilarza, Nanneddu Meu) seguiti dai passi a ballu e dillu del gruppo Thathari che sfoggiava il costume tipico sassarese ricostruito dopo un attento studio. Spazio anche a brani polifonici del nostro Rinascimento eseguiti dal coro Francesco d’Assisi (nato 15 anni fa e dal 2000 sotto la direzione di Ciro Cau).
A ricordare l’importanza delle “Giornate europee del patrimonio”, promosse per la prima volta in Francia nel 1984, che si tengono l’ultimo fine settimana di settembre, è stata Gabriella Gasparetti della Soprintendenza di Sassari. Le giornate che aprono le porte di tutti i beni culturali della nostra Nazione hanno anche quest’anno come slogan “Italia tesoro d’Europa” e hanno visto una grande partecipazione da parte dei cittadini desiderosi di riscoprire, per l’occasione, luoghi e oggetti della nostra storia. Massimiliano Perlato