Infatti la FASI ha destinato i lavori del “Concorso Internazionale di Illustrazione, Grafica e Satira” al Museo della Satira di Burgos, che predisporrà per una mostra permanente.
Il paese del Goceano, di chiara origine giudicale e teatro di tante lotte, è dominato dalle rovine del Castello di Burgos. L’importante struttura fu fatta edificare da Gonario II di Torres (un primo basamento di castello era stato realizzato sulla punta Sa Pattada di Illorai e successivamente considerato strategicamente e militarmente non attuabile perché l’alta cima in territorio illoraese risulta visibile dal mare di Cabras) ed è storicamente legata alle vicende di Adelasia, del marito Enzo, figlio di Federico II, e di Michele Zanche, ricordato da Dante come barattiere (Inf. C. XXII – v. 76/96).
Burgos ha già una interessante attività museale che si avvale del sostegno della cooperativa giovanile locale “Sa Reggia”, che oltre al significativo impegno gestionale del Museo dei Cento Castelli e dello stesso Castello di Burgos, opera per la valorizzazione complessiva del territorio Goceano attraverso la promozione delle molteplici risorse di carattere naturalistico, archeologico ed offerte turistiche alternative con escursioni, trekking e ristorazione nel segno dell’agriturismo. Il Museo dei Cento Castelli, realizzato in una casa padronale ottocentesca del centro storico, è un “museo storico-descrittivo” che raccoglie e documenta le diverse fasi della storia sarda, con particolare attenzione alle vicende territoriali dell’area goceanina e al periodo giudicale: una suggestiva riproduzione plastica propone la maestosa ed originaria struttura del castello di Burgos.
Cristoforo Puddu