BARBAGIA
E’ la regione attorno al Gennargentu.
In realtà le Barbagie sono più di una:
c’è quella di Ollolai, quella di Bitti, quella di Belvì, quella Austis-Mandrolisai, quella di Seulo.
Il nome Barbagia deriva dal nome con cui i Romani chiamarono la zona più interna e montagnosa della Sardegna che non riuscirono mai a sottomettere, per cui fu considerata terra di “barbari” e i suoi abitanti chiamati “barbaricini”.
Questa è, per molti aspetti, ambientali, di costume e di tradizioni, la parte più originale e caratteristica dell’Isola.
Nella Barbagia di Ollolai i centri principali sono Fonni, Gavoi, famosa per il suo formaggio “Fiore sardo”, Mamoiada.
Nella Barbagia di Bitti va ricordata Lula con il santuario di San Francesco.
Nella Barbagia di Belvì i centri più conosciuti sono Aritzo, Belvì, Gadoni e Meana Sardo.
Nell’Austis Mandrolisai vi sono Atzara, Desulo, Sorgono, Teti, Tonara.
Nella Barbagia di Seulo spicca la foresta di Montarbu dominata dalla Punta Perda Liana.
I centri più importanti sono Esterzili, Sadali, Seui, Seulo e Ussassai.
In molte località vi sono eccellenti produzioni artigianali: tappeti, cuffiette ricamate (a Desulo), lavori di legno, di ferro per equitazione (a Gavoi), cestineria (Ollolai).
Ottimi i vini “Mandrolisai” di Sorgono.