Le sue coste hanno uno sviluppo di circa 1850 km.
Ha una forma rettangolare, che la fa sembrare l’orma di un piede - da qui i suoi nomi d’Ichnusa e Sandalyon - con una lunghezza massima di km 270 e una larghezza di km 145.
La Sardegna è più vicina all’Africa (da cui dista 178 km, tra Capo Teulada e Cap Serrat, in Tunisia) che all'ltalia (la distanza minima tra Capo Ferro e Monte Argentario è di 188 km). Per oltre 4/5 l’Isola è formata da montagne e colline (la vetta più alta, Punta Lamarmora, sul Gennargentu, è di 1834 metri sul livello del mare).
Le pianure più estese sono quelle del Campidano e della Nurra.
Le coste sono ora rocciose e impervie, ora sabbiose e pianeggianti.
La popolazione censita nel 2000 era di 1.651.900 abitanti.
Il Capoluogo di Regione Cagliari, dopo il distacco di diverse frazioni, diventate comuni autonomi, ha poco più 180.000 abitanti.
I Capoluoghi di Provincia sono Sassari (121.961), Nuoro (37.539) e Oristano (31.388). La terza città della Sardegna per numero di abitanti è Quartu Sant’Elena.
L’inverno è mite con temperature minime che raramente scendono sotto lo zero tra dicembre e febbraio, salvo che nelle zone montane dell’interno.
La primavera può essere variabile.
L’estate è moderatamente calda, ma ventilata.
I venti prevalenti sono il maestrale (da nord-ovest), lo scirocco e il libeccio e il levante dal quadrante meridionale.
In Sardegna c’è un solo lago naturale, il Baratz (che ha una superficie di appena 0,4 kmq) nei pressi di Alghero.
Sono numerosi, invece, i laghi artificiali tra cui quelli ottenuti dallo sbarramento del Tirso, del Coghinas, del Flumendosa.
Importanti sono anche quelli del Mulargia, del Taloro, del Liscia, del Temo.
Le coste sarde sono costellate di stagni e lagune che hanno una superficie di oltre 12.000 ettari (il compendio più esteso è quello di S.Gilla, a Cagliari, con 4.000 ettari, molte le zone lacustri anche in provincia di Oristano: Cabras, Marceddì , S.Giusta.
Estesi anche gli stagni e le lagune di Muravera e Tortolì.
Nella parte meridionale ci sono S.Antioco, che si estende per (108 kmq), e San Pietro (50 kmq), al Nord l’Asinara (52 kmq), La Maddalena (20 kmq) e Caprera (16 kmq) con il corollario di Spargi, Budelli, Santa Maria e delle altre isole dell’arcipelago.
il Sulcis-Iglesiente risale al periodo Cambrico dell'Era Paleozoica e cioè a 600 milioni di anni fa: è una delle parti più antiche d’Italia e dell’Europa.
Sempre all’Era Paleozoica - o primaria - risalgono in parte i territori della provincia di Nuoro mentre alla successiva Era Mesozoica risalgono le rocce calcaree-dolomitiche della Nurra, del Supramonte di Oliena e Orgosolo, i tacchi dell’Ogliastra e del Sarcidano.
In seguito, avvennero molti altri fenomeni tra cui il distacco dal resto del continente europeo;
Gli ultimi vulcani restarono attivi fino a circa 180.000 anni fa nel Logudoro.
La presenza umana è molto più recente: le tracce più antiche sono state trovate a Perfugas, nell’Anglona, e risalgono a circa 500.000 anni fa. Una recentissima scoperta, la falange di “Nur”, rinvenuta in una grotta bloccata da un’eruzione vulcanica, fa risalire a 250.000 anni fa la presenza dell’uomo sull’Isola.
Reperti più diffusi si trovano nel Neolitico e cioè circa 12.000/10.000 anni fa.
Le principali e più note sono il Logudoro, la Gallura, l’Oristanese, il Nuorese, la Barbagia, l’Ogliastra, il Sulcis, l’Iglesiente ed il Campidano.
La zona nordoccidentale della provincia di SASSARI è il Logudoro che comprende la Nurra, il Turritano, l’Anglona, il Meilogu, il Goceano, il Monteacuto.
La zona nordorientale della stessa Provincia è la Gallura.
Sempre nel centro ad occidente c’è la provincia di ORISTANO.
La parte meridionale dell’Isola è la provincia di CAGLIARI dove, oltre al Campidano, si trovano il Monreale, la Marmilla, la Trexenta, l’Iglesiente e il Sulcis e, nella zona sudorientale, il Gerrei e il Sarrabus.
Foto di GdC.