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Per mesi le disperate proteste degli emigrati sardi, di fronte all’impressionante, ingiustificato aumento delle tariffe marittime adottato all’unisono da tutte le compagnie di navigazione, quasi avessero agito come un “cartello”, alla faccia della concorrenza e del libero mercato, sono cadute nel vuoto. Il silenzio del Ministro dei Trasporti di fronte ad un provvedimento così penalizzante per l’intera economia della Sardegna è stato assordante. E dalla Regione non sono venuti segnali forti. Poi c’è stata l’ accorata protesta lanciata l'Associazione albergatori della Sardegna: grazie all'esagerato aumento delle tariffe le prenotazioni estive sono paurosamente crollate e segniamo un decremento che si aggira sul 60 per cento.