Benvenuto nel Sito dell`Associazione Culturale Messaggero Sardo
“Fueddus pispisaus a su bentu” - opera vincitrice della XII° edizione del Premio Letterario biennale “Michelangelo Pira”- più che “Parole sussurrate al vento”, le pregevoli liriche della silloge di Vincenzo Pisanu, sono parole audaci dettate dal cuore e attinte nell’impegno civile; nell’orgoglio identitario; nel patrimonio di memoria e tempo e nell’essenziale rappresentare di emozioni “che rendono la forza delicata dell’eros”.
È stato da poco presentato a Tempio Pausania, nella Sala Conferenze dell’ex Collegio degli Scolopi, il libro “Il Picco Balistreri. Romanzo storico del sec. XVI” di Carlo Brundo, ristampato in anastatica dall’edizione del 1875 con un ampio e puntuale saggio introduttivo del cagliaritano Luigi Agus, professore di Storia ed Esegesi dell’Arte Cristiana, e presidente dell’ “Istituto Studi, Ricerche e Formazione Giulio Cossu”.
Definisco amichevolmente Il Messaggero “la finestra sul cortile di casa mia”, dove vedo un pò di quello che succede a casa e nel mondo intorno ai miei conterranei sparsi nel mondo.
Mi piace specialmente, oltre alle notizie, la vena poetica di molte/i sarde e sardi, così ho pensato di portare all'attenzione di tutti alcuni scrittori sardi, poco conosciuti, perché sono, a mio modesto parere delle vere miniere.
Uno di questi è Eliano Cau, che immagino conosciate. Col suo “Per le mute vie” (un romanzo ambientato a Neoneli, suo paese natale, alla fine degli anni Sessanta, primi Settanta) ha attraversato mari e monti con un centinaio di presentazioni sia in Sardegna che nella penisola e addirittura in Germania.