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Vittorio Cravotta è nato in Sicilia, dove è vissuto fino all’età di 23 anni. Poi, dopo aver vinto un concorso pubblico, si è trasferito in Sardegna dove ha svolto la sua attività prima di funzionario statale e poi di dottore commercialista, che tuttora esercita.
Nel 2012 pubblicò, presso la casa editrice cagliaritana La Riflessione, il volume di narrativa “L’eroe di zolfo”.
Gli studiosi assegnano l’invenzione della ruota ai Sumeri del V millennio a.C., nell’antica Mesopotamia. Utilizzata originariamente per la lavorazione del vasellame, ma considerate le molteplicità di funzionali applicazioni ed utilità sviluppate, è certamente da immaginare come la più geniale e rivoluzionaria invenzione che, in modo determinante, abbia impresso “velocità” al progresso tecnologico dell’intera umanità.
Ed è proprio la malia per la ruota, anzi per le ruote di bici e moto con intermezzo per le quattroruote d’auto, che segna, e caratterizza ancora di passione a 360°, la vita del giornalista e studioso di poetica sarda Salvatore Tola.
In un percorso di scrittura autobiografica, appunto con l’opera titolata “Le ruote” e pubblicata come ventiquattresimo volume nella “Piccola collana di memorie” edita dalla Soter, Tola rappresenta l’innato senso di movimento-viaggio – talvolta mettendo alla prova i propri limiti nella “sfida” con motori e meccanica – nell’esplorare il mondo con i suoi mezzi “alternativi”, dove le due ruote muovono l’anima nell’emozionante coltivo di scoperte, di libertà e ricchi rapporti interpersonali.
C’è gente che nasce, vive e muore nello stesso luogo. E penso sia la maggioranza. Vi è altra gente che nasce in un posto, vive in luoghi diversi, e non sa dove finirà i suoi giorni. Gianni Rosa, ottantacinque primavere sulle spalle, appartiene a questa minoranza.
Milanese di nascita, infanzia in quel Cuglieri, e giramondo per vocazione, ha trascorso buona parte della sua vita all’estero: due anni a Parigi, quattro a Londra e venticinque a Bruxelles.
Neppure in Italia è stato fermo. Elementari a Milano, medie in Piemonte, maturità a Sassari, laurea a Firenze, con tesi sulla tecnica della comunicazione. Dopo un tirocinio giornalistico e la pubblicazione di in libro in Inghilterra, “Speak italian and know Italy”, è entrato nella Commissione Europea , dove ha svolto la maggior parte della sua attività, alla direzione “Informazione, comunicazione e cultura”.