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Giovedì 17 aprile è stato presentata Olinena, nella Biblioteca “Mario Ciusa Romagna” il libro
“Il Supramonte di Oliena - storie di pastori, banditi, flora e fauna di una montagna misteriosa”,
di Angelino Congiu, Èthos Edizioni. Alla presentazione, con l’autore sono intervenuti, tra gli altri il fotografo, naturalista e scrittore Domenico Ruiu e il medico, naturalista e scrittore Antonello Monni.
«A mussius e arrogus» un libro di Adriano Vargiu (Iskra Edizioni, 10 euro) sulla Cagliari negli anni Cinquanta . Il racconto d’una generazione che ha attraversato gli anni del dopoguerra, in una città distrutta dal mostro della guerra, una generazione che sperava in un qualsiasi lavoro, anche oltre il mare.
L'affresco appassionato d'una città ormai lontana, padrona d’una lingua, con le parole giuste per dire. Sopralluoghi della memoria affabulazioni e personaggi, nella lingua del parla come mangi, a mussius e arrogus, mazzamurru linguistico italiano-cagliaritano.
Certamente allora si mangiava poco e male, si aveva però una lingua ricca di parole e di espressioni, e si era capaci persino di far diventare cagliaritane le parole venute dal mare, attentus a no ammisturai su priogu sardu cun su spagnolu.
Tutto passa. La memoria diventa labile e peggio travisata, l’identità minacciata.
«A Montixeddu – si legge nel libro – si andava, ragazzi, po biri le prostitute, con la paura della Buon Costume e delle risse. Contro i marinai americani vincevano sempre i cagliaritani, a corpus de concas, sport autoctono. Sparite le baracche, sono rimaste le grotte, dove disperata la gente si rifugiava quando dal cielo piovevano bombe. Oggi si va a vederle per Monumenti aperti».
La Cagliari con i suoi poeti e scrittori d’una lingua dal fine umorismo, ironica, satirica, aristocratica, poetica, letteraria, armoniosa, dolce.
Dalle macerie alla ricostruzione, dalla storia alla cultura popolare, fede e religiosità popolare, allumingius e macchiettas, bragheris, barrosus e sbertiroris, carrettonis a cuaddus e a burriccus, ciccaioli e buttegheris, frammassonis e sturacandelas, is giogus e is iscolas, oratori e partiti politici, imbonitori e illusionisti, circhi (il mitico Circo Zanfretta), cinema e teatri, mercato, cucina e piolas, le case chiuse e le strade dell’amore, gabillac e biddinculus...
Meilogu tomo II, L’assetto territoriale dell’odierno Meilogu dal Basso Medioevo ai nostri giorni con particolare riferimento alle curatorie di Meilogu e Costa de Addes, Editoriale Documenta 2014, arriva alle stampe a completamento del precedente lavoro di Giovanni Deriu e Salvatore Chessa del 2011.
Del libro sono già state programmate presentazioni a Bonnanaro, il 9 marzo, con inizio alle 16,30, nella Chiesa di Santa Maria Iscalas e a Bonorva, il 15 marzo, nella Sala Consiliare del Comune, con inizio alle 17,30, ma altre presentazioni sono previste a Semestene, Banari e Torralba.