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Giovedì 11 dicembre alle 18, nel Padiglione Clemente del Museo Archeologico ed Etnografico “G. A. Sanna” di Sassari verrà presentata la mostra fotografica "La Sardegna di Thomas Ashby", inaugurata il 15 maggio 2014 nella British School a Roma. La mostra è coordinata da Giuseppina Manca di Mores, curatrice del volume per le edizioni di Carlo Delfino di Sassari.
Si tratta di un evento di assoluto rilievo, destinato ad avere respiro nel tempo e ad accompagnare in modo autorevole il recupero della memoria nei luoghi e la promozione di vaste zone dell'isola attraverso il suo eccezionale patrimonio culturale e paesaggistico.
Quando uno dei più importanti archeologi e topografi del secolo scorso quale, Thomas Ashby, attraversa la Sardegna agli inizi del '900 con un viaggio documentato da oltre 600 fotografie riguardanti archeologia, paesaggio, tradizioni popolari, architetture religiose, domestiche e della produzione (ad esempio, le grandi miniere dell'Iglesiente), di esterni e interni – sottolinea l’archeologa Giuseppina Manca di Mores, curatrice della mostra e del volume edito da Carlo Delfino - si costituisce un racconto della nostra modernità di eccezionale importanza. Questo racconto era sinora inedito.
Le immagini della Sardegna, scattate da Thomas Ashby fra il 1906 e il 1912, sono di proprietà della British School at Rome, della quale Ashby fu Direttore dal 1906 al 1925.
La digitalizzazione e il restauro di 300 fotografie restituiscono tale memoria ai territori dell'isola, al mondo della cultura, ad appassionati, studiosi e istituzioni.
La mostra presenta una selezione di fotografie di grande formato tratte dalle trecento del volume di 338 pagine appena stampato, che dialogano anche con la documentazione museale.
La mostra è costituita da un percorso espositivo con 90 supporti a leggio che ospitano 82 fotografie e 8 mappe sulle aree attraversate da Ashby, pannelli esplicativi e un video multimediale realizzato dall'Accademia di Belle Arti 'Mario Sironi' di Sassari.
C'è molta Sardegna, e non solo nelle foto, ma anche nel lavoro culturale. Oltre al gruppo di coordinamento guidato, per conto della British School at Rome, da Giuseppina Manca di Mores e composto da Alba Canu, Clara Corona, Marcello Madau e Valter Bruno Pallavisini, vi è il fondamentale apporto di 45 studiose e studiosi della Sardegna fra i quali, a fianco di personalità del mondo accademico e della tutela, si distinguono ricercatori indipendenti e professionisti della cultura, segno di una nuova realtà emergente nel Paese e in Sardegna; un editore di Sassari riconosciuto e apprezzato come Carlo Delfino e una tipografia di tradizione culturale come Stampacolor di Muros.
Vi è poi la presenza di istituzioni come l'Accademia di Belle Arti “Mario Sironi di Sassari”, le Università degli Studi di Cagliari, Padova e Sassari, le Soprintendenze Archeologiche della Sardegna e la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Sassari e Nuoro e numerosi patrocini fra i quali la Regione Autonoma della Sardegna, l'Amministrazione Provinciale di Sassari, l'Amministrazione Comunale di Sassari, Province e Comuni rappresentati nelle immagini, la Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, l'Associazione Nazionale Archeologi ed altri importanti enti ed associazioni.
Anche questo fa capire in che modo la relazione fra passato e presente, fra documentazione storica del territorio e contemporaneità, può essere reale, e riproporre in termini nuovi i grandi temi della conoscenza tutela del paesaggio e dell'identità della Sardegna.
Nella foto di Ashby il nuraghe Santa Sabina di Silanus
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