Benvenuto nel Sito dell`Associazione Culturale Messaggero Sardo
Anna Manunza, dagli Stati Uniti ci ha inviato questa mail: “Ciao amici de Il Messaggero Sardo, ci aiutate a pubblicizzare e diffondere questa petizione per assegnare il riconoscimento "Sardus Pater" allo scienziato sardo Graziano Pinna che lavora presso l'università di Chicago e ci rende fieri nel mondo con i suoi studi e le sue scoperte nel campo del PTSD e ansia? https://www.change.org/p/regione-sardegna-assegniamo-l-onorificenza-sardus-pater-allo-scienziato-sardo-graziano-pinna
Nella petizione si ricorda che “Graziano Pinna è uno scienziato sardo di Oristano che attualmente lavora come Professore Associato e ricercatore presso il Department of Psychiatry alla University of Illinois at Chicago. Grazie ai suoi studi negli atenei più prestigiosi del mondo, Graziano Pinna è riuscito a fare importanti scoperte nello sviluppo di nuove terapie per la depressione, ansia e PTSD. Studi che sono stati pubblicati in prestigiose riviste scientifiche e che hanno contribuito a far compiere importanti passi avanti in questo campo.
Firma anche tu la petizione affinché il Presidente Pigliaru assegni il "Sardus Pater" a questo figlio della nostra Sardegna che rappresenta l'eccellenza sarda ovunque vada nel mondo e che vanta con fierezza e orgoglio le sue origini!”
Questa la versione della petizione in inglese
“Graziano Pinna is an Italian scientist born in Sardinia who currently works as a Scientist and Professor at the University of Illinois at Chicago. Thanks to his studies in the world's most prestigious universities, Graziano Pinna made important discoveries in the field of depression, PTSD, and anxiety, studies that have been published in several high-impact scientific journals and that helped to make important advances in this field.
Sign the petition to invite the Governor of Sardinia Pigliaru to award the title "Sardus Pater" to this son of Sardinia, an excellence wherever he goes in the world!
Per saperne di più/ If you'd like to know more, please click on:
Caro Messaggero, prima in carta, ora online ma continuo a leggere il nostro giornale. Tempo fa avete pubblicato una mia lettera e ve ne sono grato, ma non solo per questo leggo il messaggero; lo leggo perché mi da ancora ciò che il nostro governo ormai da anni non riesce più a darmi, il senso di appartenenza ad un popolo; la nostra Italia non è la nostra patria, ma la Sardegna sì, e ne vado fiero. lavoro straordinario col vostro giornale e vorrei auguravi tutto il bene del mondo ringraziandovi ed Augurandomi che possiate continuare il vostro lavoro per di più gratis, come faccio io. Sono un sardo che fa volontariato in Germania per gli italiani; mi occupo di tutti i carcerati italiani e delle loro famiglie ma a ringraziarmi, non è il governo italiano, bensì quello tedesco. Continuate così, GRAZIE
Tullio Porcu (Germania)
Avevo già trattato l'argomento in una lettera, scritta ormai molto tempo fa a questo proposito, significando che, mentre tutta la Sardegna bruciava, non altrettanto accadeva nelle servitù militari. Leggendo quindi dell'incendio di Capo Frasca, proprio in concomitanza delle manifestazioni contro le servitù militari, mi puzza un po’.
Non so se questo sia il modo corretto di scrivere a "lettere al messaggero", ma non sono riuscito in alcun altro modo.
Marco Locci
Caro Locci, solo una precisazione: le manifestazioni contro le servitù militari si sono svolte dopo l’incendio sviluppatosi a Capo Franca durante un’esercitazione, come ammettono anche le autorità militari.
Carissima redazione, con immensa allegria ho ricevuto il vostro messaggio che mi informa che continuerò a ricevere notizie e informazioni della mia cara Sardegna. Nonostante siano trascorsi 50 anni dalla mia partenza, l'amore e la nostalgia non sono mai venuti meno, o quasi. Mi azzardo a dire che con il passare del tempo questo sentimento si è rinforzato ed è più forte che mai. In quanto a voi, non so come ringraziarvi perché svolgete un lavoro bellissimo di cui vi sarò sempre grato. Vi porgo i miei più fervidi saluti e ancora GRAZIE.
Costantino Concas
A su presidente Gianni De Candia e a tota s’équipe de su Messageru Sardu” naro grazias dae coro, pro nos aere accumpagnadu e assistidu in su cursu de custos barant’annos de attividade de su giornale. Pro nois, sos sardos de Belgio de sos annos chimbanta, custu giornale est istadu s’unica fentana chi nos batiat a domo sas novas bonas e malas de Sardigna.
In cussos annos nieddos, bividos in conditziones difitziles in su trabagliu e in sa bida sotziale de cada unu, custu giornale est bistadu s'unicu amigu chi daiat rispostas a sas literas chi retziat dae totu nois, literas male iscritas ma chi naraiant sa malasorte nostra de bivere in terra istraniera, ca in cussos annos non totu fit bellu.
Su giornale est istadu s’ambasciatore de totu nois, nos at dadu un’agiudu mannu in sos circolos, nos at cunsitzadu e fatu de guida pro currispondere cun s’ufitziu regionale sardu, su cale no semper cumprendiat sas dificultades chi depimis afrontare in custu logu pro giughere a deinanti sos impignos leados in s’assotziu.
Su giornale nos est istadu un’amigu semper affaca chi at ischidu dare importu a sas attividades nostras pensadas e cumpridas pro dare lughe a sos circolos e onorare sa comunidade sarda in sa fase difitzile de s’integrazione nostra.
Nos est pro nudda chi oe, totus nois lu tenimus in su coro comente unu caru parente de familia.
A 100 annos cun salude
Anna Maria Sechi - Charleroi (Belgio)