Benvenuto nel Sito dell`Associazione Culturale Messaggero Sardo
Saludu tzente sarda,onzi tantu apo oza de bol mandare calchi cosa c'apo iscrittu finas si non mi cunsidero poeta,sono solo pensamentos de unu emigradu chi,mancari bene sistemadu hada sempre in su coro sa terra chi li hat dadu sa vida,e inue at passadu sa gioventude,e bi torrat sempre ch'in piaghere.
Profitto de pensione e comente apo tempus bos iscrio ch'in s'isperantzia de non bos distulbare.Bos saludo chin rispettu pro tottu su chi fazghides pros noi emigrados.
Ispero de leggere custos pensieros in d'unu prossimu Messaggeru, e in cussu tempus nde preparo un'attera.
Bonu tribagliu e bona salude
Leggi tutto: AmmentosCarissimo “il Messaggero giornale dei sardi nel Mondo online”, mia moglie ed io ti ringraziamo per l’opportunità che ci offri di ricevere le notizie della ns. amata isola e delle manifestazioni ed eventi da tutti i circoli dei Sardi nel mondo.
Io dico la ns. amata isola anche se in realtà io non sono sardo ma lombardo/altoatesino che si è innamorato della Sardegna nel lontano 1965, quando per motivi di lavoro ho vissuto a Cagliari per quattro mesi e dopo tre anni, non a Sinnai, ma a Trezzano sul Naviglio (hinterland milanese), ho conosciuto la mia dolce metà con la quale da ormai dodici anni siamo componenti di un gruppo folkloristico. Il gruppo si è costituito nell’anno 2000 con la denominazione “Gruppo folk ICHNOS” ed è formato da emigrati sardi, figli di sardi e come me, innamorati della Sardegna, che con nostalgia per la loro terra, con amore e umiltà cercano nel loro piccolo di far conoscere la cultura e le tradizioni della loro isola portando la musica ed i balli tradizionali, indossando ognuno il costume del proprio paese; da Cagliari a Sassari, da Olbia ad Oristano.
Ora mi scuso per essermi dilungato e porgo i più cordiali saluti a nome mio e di mia moglie.
Luciano Bassi e Lidia Asuni
E’ con grande piacere che ricevo la Vostra pubblicazione (appena torrau de sa Sardigna), che leggerò con calma di ritorno dal lavoro.
Mia moglie è sarda di nascita (Fordongianus) ed io sono un sardo "onorario", di quelli che hanno consapevolmente scelto da adulti la propria patria elettiva (e questo, a pensarci bene, conta molto: in certi casi più che esserci nati!).
Leggi tutto: Sardo per "scelta"Spettabile e carissimo Messaggero, sono figlia della Sardegna, orgogliosa di esserlo. Sono nata a Burgos (SS).
Allego il biglietto di ritorno Porto Torres-Genova. Come potete costatare il prezzo per due persone più auto, solo per il ritorno è di 481,54 euro, non è accettabile.
In nessuna parte d'Italia si spende quella cifra per raggiungere la propria regione.
Non trovo giusto che noi sardi siamo così penalizzati.
La Sardegna ha dato tanto con vite umane nei periodi di guerra e anche dal lato culturale
non possiamo accettare queste ingiustizie.
Grazie. Un cordiale saluto
Mariangela Deriu - Milano
Leggo sempre con grande interesse il messaggero il quale mi permette di essere sempre al corrente di ciò che avviene in Sardegna,vi faccio tanti complimenti per la vostra assiduità nell'elencarci e aggiornarci su tutte le novità Sarde.
Uddusoinu emigradu dae su 1963 chi no hada immentigadu sa idda e sas uddusoinas a chie appo cherfidu dedicare una poesiola.
Grazie e buon lavoro
Filippo Mura - Francia
A tutti coloro che collaborano per poter inviare il Messaggero Sardo ai Sardi emigranti in tutte la parti del mondo, devo inviare un grande ringraziamento per il pensiero, la gentilezza, la cortesia, il grande lavoro ed anche per le spese che la Redazione deve affrontare.
Per me è stata una vera e bella sorpresa riceverlo on line. Complimenti per questa bellissima iniziativa. Sono certa che siamo in tanti ad averla gradita. Chiedo scusa per non aver risposto subito per ringraziare tutta la redazione e augurarvi che possiate farlo sempre. Io manco dalla Sardegna dal 1954, non ho contatti col mio paese, perciò,potete ben capire che sono felice di quando ricevo Il Messaggero. Grazie. Un cordiale saluto e ancora un ringraziamento al Capo e ai collaboratori tutti dal più grande e importante al più piccolo
Buon Lavoro.
Maria Giovanna Ghiani
Sono emigrato dalla Sardegna a Genova negli anni ’70: in tutti questi anni ho sempre prestato attenzione a quanto accadeva nell’ambito della gestione politico-sociale della mia regione (e ne ho sentite tante) ma l’episodio che riporta il Secolo XIX del 22-7-2012 è davvero inqualificabile. L’articolo in questione riguarda “l’incentivo”, se non vogliamo chiamarlo regalo, che Cappellacci ha dato alla Santanchè perchè lo devolvesse in strategie pubblicitarie a favore della regione Sardegna: questa generosa spinta pubblicitaria si verifica in un momento di drammatica revisione di spesa e si tratta di un episodio reso noto dalla scrittrice Michela Murgia, che va ringraziata per aver comunicato un movimento di denaro pubblico?... di cui la popolazione non era al corrente.
Leggi tutto: Soldi regionali alla Santanchè per promuovere la Sardegna