Benvenuto nel Sito dell`Associazione Culturale Messaggero Sardo
Un emigrato sardo che vive in provincia di Treviso vuole partecipare alla Corsa degli Scalzi di Cabras. Ha scritto alle autorità locali (proloco, comune e provincia di Oristano) e regionali (Presidenza della Regione e assessorato del Turismo) ma nessuno ha risposto.
Caro Messaggero
Non vi ringrazio mai abbastanza per tutte le belle notizie che mi offrite nelle vostre stesure.
C’e sempre qualcosa che manca perché siano realizzate veramente le buone della nostra Sardegna.
Per esempio, gli emigrati di Escalaplano sono tanti in tutto il mondo, non pensate che meritino anch’essi un poco di attenzione? Più volte ho fatto presente che a Escalaplano, fanno grande festa il 13 e 14 Agosto in onore degli emigrati e mai avete riportato tale notizia.
Questa volta vi mando anche l’invito che il comune di Escalaplano ha messo su facebook per gli Escalaplanesi nel mondo.
Cordiali saluti da Efisio Carta
Rossella Urru non è più prigioniera: è esplosa di gioia la Sardegna intera, inclusi tutti gli emigrati nel mondo, che si sono mobilitati con profondo impegno e lodevole determinazione per rivendicare la sua liberazione.
Dopo nove mesi torna alla libertà una sarda di coriacea personalità per la quale cooperare vuole dire
un campo profughi da accudire con spirito materno e protettivo: poteva non essere punto sul vivo
chi la vedeva stringere al petto, amorevole, l’innocente bimbetto?
Un pensiero ai colleghi spagnoli, anch’essi nel deserto non più soli, ma è festa per tutta la gente sarda, che il 18 luglio fino a notte tarda, a Samugheo e in tutto il mondo, ha salutato la “rinascita” alla vita di una conterranea di forza inaudita!
Paolo Pulina
Me siento agradecido por el contacto y la informacion que me transmiten de la tierra donde nacio mi madre y donde tengo familiares a los cuales todavia no pude conocer,es algo pendiente que me queda por cumplir.pero vuestra notas peridisticas de gran nivel me ubican como si estuviera viviendo en cerdeña.Gracias por todo lo que hacen para los hijos de esa tierra.
Jose Carluccio
E' per me un immenso piacere continuare a "stare" in Sardegna grazie a Voi, nonostante la grande distanza geografica (ma non affettiva) che ci separa. Vi prego di continuare mensilmente ad inviarmi la Vostra preziosa Pubblicazione.
Farò un tam-tam con tutti i sardi che si trovano nelle Filippine per invitarli a farvene richiesta. Grazie. Continuate a farci sentire a casa nostra.
Carmelo Corongiu (Filippine
Questa poesia è stata scritta da una ragazza di 13 anni. L'idea è nata a seguito di un compito che la sua insegnante ha affidato, quello di scrivere una poesia che rappresenti un luogo amato.
La ha inviata a “il Messaggero Giornale dei sardi nel Mondo online” la madre di Francesca spiegando che il nonno è sardo, gallurese di Calangianus, emigrato nel 1948. Ogni anno dalla mia nascita nel 1965 – ha scritto Stefania Pasella, che vive a Langhirano (PR) - trascorriamo le vacanze in Sardegna, e così i miei figli, quindi mi fa piacere che l'amore per questa terra trasmessomi da mio padre sia arrivato fino a mia figlia.
Leggi tutto: Una poesia per la terra dei nonniEra uno di casa Marco Zanda. Un amico che riusciva sempre a creare quel clima di gioia tra i sardi che, da troppo tempo, si trovavano lontani dalla propria terra. Alla sua morte, avvenuta il 22 giugno nell’ospedale di San Donà del Piave, dopo anni di battaglia con la malattia, lascia un vuoto immenso nel cuore di sua moglie Fiorella dei figli, Diego e Valentina e di tutti noi emigrati sardi nel Veneto.
Marco era nato a Iglesias, il 6 agosto del 1953, appena 59 anni fa, da genitori desulesi. Nel 1966, nel mese di luglio, aveva lasciato con la famiglia di origine, le verdi montagne di Desulo per trasferirsi nel Veneto, ove aveva trovato migliori condizioni di vita.