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Per poter rispondere alle domande sull’origine dei cognomi, tra le altre fonti, attingiamo anche dai tre volumi del prof. Massimo Pittau, “Dizionario dei Cognomi di Sardegna”, Cagliari 2006, editrice “L’Unione Sarda”(www.pittau.it)
Questo cognome, che è ubiquitario nell’isola, potrebbe avere origine dal sostantivo omonimo “tendine, treccia di intestini di pecora arrostiti”, originario dal latino chorda, come narrano DES I 380, i Condaghi di Silki e Bonarcado, Codice di Sorres e CDS II 44; oppure l’origine potrebbe essere ricavata da cognome propriamente italiano di significato ed origine uguali. Un Torgodorio Corda, nel 1294, è procuratore e sindaco di Sassari in quel di Genova, ed un casato Corda, proveniente da Brutta e Bessude, appartenne alla nobiltà isolana del 1700.
Potrebbe indicare un originario della famiglia Montis; può probabilmente avere origine dall’indicazione di discendenza “originario del monte”, in contrapposizione al cognome De Planu. Nell’isola, infatti, sono tante le località così denominate. Un Montes era nella antica Diocesi di Terralba, altra corrisponde all’odierna Monti, provincia di Gallura. Nel 1400 lo ritroviamo citato in Sassari; nel 1449 un de Montis era vicerè di Sardegna; un casato de Montis appartenne alla nobiltà isolana. Citato frequentemente negli antichi scritti sardi.
Potrebbe avere origine dal cognome Madellu, che si registra nei secoli XI-XII con variazione di consonante, oppure anche per caduta della R da madreddu “seccaggine, cosa viscida” “fatto a madreddu = ammollito”. Potrebbe corrispondere, nel caso con variazione di genere, al latino matella “vaso di creta, pitale”, ma anche al diminutivo di Amadu, privato della vocale iniziale. Lo ritroviamo nel 1400 in Solarussa e nel 1600 in Cagliari e citato nelle Carte Volgari AAC XXI 6 e nel CDS II 44.
Potrebbe avere origini latine, preromane (Spagna, Italia e forse Africa), matia o mata, da cui deriva il sostantivo matta, matza “pancia, interiora, mollica”, oppure, in subordine, può corrispondere a pianta, cespuglio, macchione” come probabile relitto paleosardo o nuragico. Potrebbe originare anche direttamente dall’italiano matta “pazza, folle”.
Leggi tutto: MattaL’origine di questo cognome è ampiamente dibattuta, potendo, infatti, avere origine dal logudorese musa “salamoia”, variante di murgia. Potrebbe anche derivare dall’omonimo italiano o spagnolo che indica la dea ispiratrice della poesia, che spiega la sua diffusione in parecchi paesi di lingua neolatina; oppure anche al sostantivo musas, “strumento di tortura o manette”, con possibile origine da ammusare “allacciare, legare al muso”, di discendenza latina musus. L’origine potrebbe anche essere campidanese, cioè da musa “pampanata per medicare botti” dal latino mulsa (miscuglio di acqua e miele); oppure, completando il giro dell’isola, dal nuorese musa, una specie di gioco alla cavallina. Lo ritroviamo in varie pubblicazioni sarde, tra cui Condaghe di Salvennor 133. Potrebbe essere uno dei cognomi italiani più antichi. Citiamo un aneddoto. Nell’antica Roma, al servizio dell’imperatore Augusto, esercitava la professione di medico un Antonio Musa, discepolo di Asclepiade, che aveva ottenuto il diritto di portare l’anello d’oro al dito.
Le origini del cognome possono essere varie. Dal logudorese potrebbe avere origine da puggiòne = uccello, di discendenza latina “pullio - onis” (DES II 331); sempre dal latino potrebbe originare da pujonem, pugionem, accusativo di pugio = pugnale. Lo troviamo frequente nel 1500 ad Alghero, e come casato appartenente alla nobiltà isolana.
Corrisponde all’aggettivo virde = verde, espresso soprattutto per chi ha gli occhi verdi o grigi, di discendenza latina Viridis (DILS I 967). Per aferesi o per cambio di consonante derivano ulteriori altri cognomi come Irde, Ilde, varianti locali. Nel 1400 e 1448 si registra un Virde, in quel di Cossoine e di Sassari, appartenente alla magistratura cittadina. Nel 1541 lo stesso casato fu iscritto alla nobiltà isolana. Documentato nei Contaghi di Silki e di Trullas e nel Codice di Sorres.