Benvenuto nel Sito dell`Associazione Culturale Messaggero Sardo
Per poter rispondere alle domande sull’origine dei cognomi, tra le altre fonti, attingiamo anche dai tre volumi del prof. Massimo Pittau, “Dizionario dei Cognomi di Sardegna”, Cagliari 2006, editrice “L’Unione Sarda”(www.pittau.it)
Lo ritroviamo rappresentato soprattutto nelle province di Sassari, Cagliari, Nuoro e nella zona di Tortolì. L’origine è come al solito abbastanza variegata. Potrebbe corrispondere al sostantivo bakkiddu “bastone o gruccia” od anche “pane allungato con la forma di bastone” tipico del Capodanno, di probabile discendenza latina Bacillum (DES I 163), od anche discendere come relitto paleosardo o nuragico. Potrebbe avere origine dal diminutivo del nome proprio Bakis, dal dio del vino Bacco, noto in antichità anche nella nostra isola (LELN 66-70).
Questo cognome avrebbe origine dal campidanese funi “corda, fune” a sua volta discendente dal latino funis, come recita il DES I 558, da cui discende verosimilmente per filiazione funedda che pertanto sarebbe il diminutivo “funicella”. Lo troviamo rappresentato praticamente in gran parte del territorio isolano.
Potrebbe derivare o dal latino, gentilizio, Castius declinato al vocativo, come spesso accade nei nomi di persona, oppure potrebbe originare da cognome propriamente italiano a discendenza dall’aggettivo casto-a, di origine latina cactus-a col plurale di famiglia.
Cognome diffuso in tutta l’isola, corrisponde al campidanese putzu “pozzo”, a sua volta originario dal latino puteus, leggiamo nel DES II 330. Per quanto riguarda la grafia, Putzu è da annoverare in quel numero, peraltro elevato, di cognomi sardi che hanno subito trasformazioni, vuoi per errori di trascrizione dovute in gran parte all’ignoranza in fatto di fonetica e d’ortografia di chi scrive, anche se pubblico ufficiale, vuoi alla sprovvedutezza di chi parlava, vuoi anche alle varianti dovute alle differenze di parlate locali che si registrano anche oggi fra paesi vicini. Nello studio dei documenti inoltre è scaturito che era abbastanza frequente una certa approssimazione in antico di notai, cancellieri, scrivani, parroci nella registrazione e trascrizione dei cognomi.
L’origine di questo cognome è barbaricina, corrispondendo infatti a gusaju, “aglio angolare” (allium triquetrum) relitto paleosardo o nuragico (non lo si ritrova nel DES), mentre è presente nel Condaghe di Silki 441, di Bonarcado 53, 76, 80, 91. Frequente nelle zone di Lollove, Chilivani, Orosei, Orotelli Thiesi.
Potrebbe avere origine dal sostantivo femminile ecca, jaca “cancello rustico di campagna fatto di legno” di discendenza paleosarda o nuragica, assimilabile al latino iacca “graticcio” magari derivato dall’etrusco, come si legge nel DES I 706; potrebbe originare da villaggio medioevale Ecca, descritto nelle Carte Volgari AAC XIV7, ormai scomparso e naturalmente indicante famiglia ivi originaria.
L’origine di questo cognome potrebbe avere matrice o dal paese di Usellus, nell’oristanese, ad indicare individuo proveniente da tale località, oppure derivare dal gentilizio latino Uselius al vocativo. Lo troviamo nell’alto Oristanese, Ogliastra e Nuorese.